“Fritz und Thea, auf Wiedersehen non vuole essere solo il ritratto di un grande regista, e nemmeno un saggio sul cinema espressionista. La figura più interessante è quella di Thea, coraggiosa e dall’animo indomabile, velocemente dimenticata a causa della sua discutibile appartenenza politica. Di qui, il desiderio è quello di analizzare e raccontare il rapporto d’amore tra due menti geniali, due spiriti alla perenne ricerca di un’idea, di una storia da raccontare. Ebbene, l’amore tra artisti non sarà il più semplice del mondo, ma è sicuramente interessante, a dimostrazione del fatto che sebbene i due protagonisti non siano più tra noi da tempo, continuino a raccontarci qualcosa. E mi piace pensare che lo facciano ancora insieme”.

Maury Incen

FRITZ UND THEA, AUF WIEDERSEHEN

Di Maury Incen
Regia Lorenzo De Liberato

Venerdì 8 Novembre ore 20:30
Sabato 9 Novembre ore 20:30
Domenica 10 Novembre ore 18:00

  • Sinossi

    ‘Fritz und Thea, Auf Wiedersehen’ racconta la vera storia d'amore tra il regista Fritz Lang e sua moglie, l'autrice Thea Von Harbou. A ritroso nel tempo, accompagnati dai personaggi dei loro film, scopriamo il ritratto di due artisti profondamente legati fino a che l'ombra del Nazismo non si mette tra loro.
    Fritz Lang (1890-1976) è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti registi del cinema espressionista tedesco e non solo. Con capolavori come ‘Metropolis’ o ’M- Il Mostro di Düsseldorf’ rimane nella storia del cinema per l’utilizzo di tecniche fotografiche innovative, il tutto denotando una feroce opposizione al Nazismo e alle sue ideologie. Per questo sarà costretto a fuggire dalla sua Germania, trasferendosi prima a Parigi, poi negli Stati Uniti. Lì continuerà con successo la sua carriera di regista e morirà a Beverly Hills. 
    Thea Von Harbou (1888-1954) è stata una scrittrice, regista e attrice tedesca. Moglie di Fritz Lang dal 1922 al 1933, scriverà con lui tutti i suoi film più importanti, come ‘Metropolis’, il cui soggetto è tratto da un suo romanzo. Simpatizzante nazista della prima ora, dopo la fuga del marito, continuerà a scrivere e realizzare film sotto l’egida del Reich. Finita la guerra, sarà arrestata dagli alleati e morirà qualche anno dopo essere stata liberata.

  • Scheda autore

    Maury Incen (nome d’arte di Maurizio Della Michelina), nato a Pesaro nel 1987, si diploma nel 2010 alla Link Academy di Roma, perfezionando successivamente gli studi coi Maestri Nikolaj Karpov e Anton Milenin. Alterna piccoli ruoli nel doppiaggio di serie animate a progetti teatrali nella sua città natale, in veste di autore e regista, come ad esempio ‘L’Ombra del Pirata’ (Premio Arlecchino d’Argento al Miglior Testo Originale al GAD Festival di Pesaro) o ‘La Notte dell’Uomo Nero’ (Miglior Spettacolo a “Marche in Atti 2019”), pur svolgendo parallelamente l’attività di insegnante presso la compagnia “Teatro Accademia” di Pesaro, e nelle scuole superiori con il progetto “Teatrascuola”. Nel 2018 crea la compagnia di Teatro Itinerante “I Girandulòn”, impegnata in spettacoli e visite guidate sul territorio pesarese.

  • Note di Regia

    Approcciarsi al testo di Maury Incen, Fritz und Thea, auf wiedersehen, ci ha regalato la possibilità di misurarci con un materiale estremamente ricco di amore, cinema e storia.
    Il delicato rapporto matrimoniale e lavorativo tra il colosso della cinematografia tedesca (nonché uno dei più celebri registi della storia del cinema) Fritz Lang e sua moglie, Thea Von Harbou, che per più di dieci anni è stata sua coautrice, si dipana a ritroso: dal 1933, l’anno della separazione, anno in cui Lang fugge dalla Germania per non dover lavorare per un governo (quello nazista), che mina alla sua libertà creativa, scontrandosi con la moglie (tesserata del partito nazionalsocialista e fervente seguace di Hitler), fino al 1920, l’anno dell’incontro, forse casuale o forse no, in cui tra i due scocca la scintilla, una scintilla dapprima lavorativa e che via via li porta al matrimonio.
    La rabbia, lo scontro politico e l’attrito tra i due della prima scena lascia lentamente spazio ad un amore tenero, ad una quotidianità fatta di piccoli gesti, di parole delicate che raccontano la nascita di alcuni tra i più grandi capolavori della storia del cinema.
    Il nostro lavoro non poteva far altro che raccontare questa vita nel modo più sincero possibile, lasciando scorrere la pellicola all’indietro, ridando corpo e voce a due tra le più importanti e controverse personalità della cinematografia mondiale.

    Lorenzo De Liberato

  • Cast

    Regia Lorenzo De Liberato
    Con Giordana Morandini e Paolo Zaccaria
    e con Francesco Benedetto, Ilaria Sepicacchi e Alice Serra

    Scene e Costumi Angela Di Donna, Mariagrazia Iovine e Giorgia Rauccio
    Assistenti Scene e Costumi Lara Cannito e Joyce Giordano
    Un ringraziamento a Vincenzo Soprano

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